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Come foglia d’autunno
quel lontano scirocco
mi ha fatta volare
lontana dal ramo
volteggiare impazzita
cercando l’appoggio
di un difficile suolo
sollevata
tenuta sospesa
poi fatta cadere
- paura e dignità
deridendo -
in fondo a pozzanghere scure.
Beccate di storni
hanno lasciato ferite
finché il maestrale
soffiando pietoso
su soffice sabbia
mi ha riportata
donandomi al mare.

 amina narimi - 18/10/2014 13:08:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

con l’umidità negli occhi ci si ricorda del vento di mezzogiorno, della polvere che si alzava con noi cadendo a pioggia nell’oscuro delle pozzanghere.. eppure l’harmattan che ci ha sospinti a prove come il fesh-fesh che ci ha insegnato a correre velloci per non sprofondare nel bianco della sabbia ci hanno insegnato la pietà del maestrale conducendoci alla riva per donarci agli alisei...
Che splendida che sei Sara

 Elsa Paradiso - 18/10/2014 09:09:00 [ leggi altri commenti di Elsa Paradiso » ]

Nella natura ... si ritrova tutto il nostro dire e fare.
Splendida poesia.
Ciao, Sara

 Loredana Savelli - 18/10/2014 08:23:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Belle immagini. E’ un vento "interno".
Ciao

 francesco innella - 17/10/2014 21:53:00 [ leggi altri commenti di francesco innella » ]

Non ho parole per la bellezza di questa poesia.

 Silvia De Angelis - 17/10/2014 21:00:00 [ leggi altri commenti di Silvia De Angelis » ]

Bellissime, e intense, le metafore che "hai sfoggiato" in questo bel testo poetico...
Ti abbraccio cara amica, silvia

 Nando - 17/10/2014 20:43:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Eppure quel vento di scirocco non ha soffiato invano, sarà stato nostro nemico, ma ci ha svelato chi siamo, se abbiamo un vissuto alle spalle e sappiamo la pietà del maestrale e il desiderio del mare, è anche per quell’impeto afoso..che ci ha strappati alla quiete dei rami.
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